Il Dollar Cost Average è una strategia d’investimento in cui un investitore divide il proprio investimento in acquisti periodici di un asset finanziario con l’obiettivo di ridurre l’impatto della volatilità sull’investimento complessivo.
Bello… tradotto?
Partiamo dalle basi…
Che cos’è un asset finanziario?
Per asset finanziario ci riferiamo ad un’attività che può essere posseduta o acquistata per ottenere un profitto in futuro (es: tutto quello che viene scambiato in un mercato azionario come azioni, obbligazioni, valute, ETF o materie prime).
Che cos’è la volatilità?
La volatilità ci indica il movimento del prezzo di un asset finanziario o di un mercato rispetto al valore medio del prezzo in un periodo di tempo.
Bene… sono più confuso di prima…
Non ti preoccupare, con l’esempio ti sarà tutto più chiaro!
Perché dovrebbe interessarmi il dollar cost average?
Nella pratica, il dollar cost average è un meccanismo che un investitore può sfruttare per fare crescere i propri risparmi nel lungo periodo.
Per poter usufruire del dollar cost average, l’investitore dovrà procedere con l’acquisto di uno o più asset (indipendentemente dal prezzo) ad intervalli regolari.
Un esempio pratico dell’applicazione del dollar cost average sono i così detti PAC (piani di accumulo del capitale).
I PAC non sono altro che piani di investimento che permettono alle persone di investire la stessa somma ogni mese.
Se tu decidi di sottoscrivere un PAC promosso da istituti di credito, con tramite un fondo pensione oppure decidi di gestirlo in autonomia tramite la tua banca, un bot o un broker online… il meccanismo è lo stesso!
Tuttavia cambieranno le voci di costo e/o le eventuali agevolazioni fiscali.
Ma non ha più senso aspettare di ottenere più capitale ed investire tutto in un’unica soluzione?
La strategia del dollar cost average ci permette di rimuovere del tutto il lavoro e lo stress di voler cercare di anticipare il mercato (il così detto timing the market).
Inoltre è una pratica sostenuta dai vari guru della finanza, di cui ti consiglio questi libri (se vuoi leggerli il prima possibile, prova a leggere l’articolo su come ho imparato a leggere 1 libro a settimana):
Per i non esperti del settore, un PAC è lo strumento migliore per neutralizzare la volatilità di un investimento di lungo termine.
Inoltre ci permette di evitare di commettere l’errore di investire tutto il nostro capitale nel momento peggiore (ovvero quanto il prezzo è elevato).
Interessante… tuttavia non sono ancora convinto al 100%…
Un esempio pratico
Ipotizziamo di investire 200€ in un PAC su un unico strumento, come un ETF bilanciato di cui una quota/azione vale 50€.
Scriverò un articolo dedicato agli ETF (exchange traded funds) in futuro, per il momento vedilo come un uno strumento che ci permette di acquistare più azioni di aziende diverse in un’unica soluzione.
Per semplicità non consideriamo le commissioni.
Durante il primo mese il prezzo della quota dell’ETF è di 50€, per questo con 200€ acquistiamo 4 quote.
Il secondo mese il prezzo di ogni quota scende a 40€, di conseguenze con 200€ possiamo acquistare 5 quote dell’ETF.
Nei due mesi successivi il prezzo scende a 25€, così con 200€ possiamo acquistare 8 quote per ognuno dei due mesi.
In totale dopo 4 mesi avremo acquistato 25 quote dell’ETF con un investimento di 800€.
In media avremo speso 32€ per ogni quota (= 800€ diviso 25 quote).
E se avessimo deciso di investire tutti gli 800€ subito?
Durante il primo mese avremmo potuto acquistare solo 16 quote per un prezzo medio di acquisto di 50€ per quota (= 800€ diviso 16 quote).
In ogni caso però il mio investimento ha perso valore!
Vero.
Ma questa è questione di volatilità, e noi dobbiamo focalizzarci sul lungo termine.
Non stiamo facendo speculazione.
Se ipotizziamo di smettere di investire dopo il quarto mese e che nei successivi 4 mesi il prezzo della quota torni al livello iniziale… ecco che vedremo la magia!
Ti ricordo che questo è un investimento di lungo termine, e come tale non riusciremo a trarne i profitti nel breve!
Se a questo concetto aggiungiamo l’interesse composto, allora potrai definirti più acculturato finanziariamente rispetto alla media degli italiani!
Complimenti! 😁
Cosa devo fare per sfruttare il Dollar Cost Average?
Prima di inziare ad investire sfruttando il Dollar Cost Average (e l’interesse composto di cui ho parlato nell’ultimo articolo) devi definire:
La tempistica di investimento: Ogni quanto vuoi investire? Ogni settimana…mese…trimestre…anno? Non esiste una regola. Definisci una tempistica in base alle tue esigenze e rispettala!
L’ammontare dell’investimento: Quanto vuoi investire? Anche qua non esiste una regola. 1€? 10€? 100€? 1’000€?…. 1 milione? Scegli quanto vuoi investire e non modificarlo fino a che non riuscirai ad ottenere più entrate. Se ancora non sai quanto puoi permetterti di investire, puoi sfruttare lo strumento del budget che ho creato (trovi il tutorial nel gruppo facebook).
Lo strumento finanziario: Vuoi affidarti ad una banca? ad un bot? ad un broker online? o vuoi affidarti ad un fondo pensione? Ovviamente non esiste una risposta unica per tutti. Inoltre non essendo un consulente finanziario, non posso consigliarti gli strumenti su cui investire. Tuttavia tieni a mente che ogni strumento comporta dei costi più o meno elevati e delle agevolazioni fiscali più o meno elevate. Fai tutte le verifiche ma non farti bloccare! Personalmente preferisco investire in strumenti liquidi e non vincolanti. Questo mi permette di cambiare rotta velocemente nel caso in cui dovessi accorgermi di voler modificare l’investimento del PAC in corso d’opera (ricorda sempre che si tratta di investimenti di lungo termine, di almeno 5 anni).
Parlerò meglio di come fare praticamente ad investire nei prossimi articoli e video Youtube (ebbene si,ho aperto un canale Youtube!).
Un abbraccio,
PS: per caso sei un appassionato di crescita personale? Se anche tu brami di imparare di più sulla crescita personale e libertà finanziaria ma non sai da dove iniziare, aggiungo ogni mese i libri che devi assolutamente leggere!
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